È incentrata sulle persone. Mira al benessere e al benavere di ogni singolo membro della comunità: il denaro è considerato un mero strumento e non un fine dell’attività economica.
Promuove i beni pubblici. E ne tutela l’uso a beneficio di tutta la collettività.
È pratica. Crea modelli teorici desunti dall’esperienza concreta. L’elaborazione delle risposte ai bisogni e ai desideri di ognuno avviene attraverso la partecipazione attiva dei soggetti coinvolti, attraverso metodi decisionali basati sul consenso e la risoluzione dei conflitti in maniera non violenta, per elaborare insieme il tessuto produttivo, sociale e economico.
È reale. Costruisce filiere locali di prodotti e servizi necessari e desiderati dalla comunità, utilizzando esclusivamente strumenti economici di finanza etica e non speculativa.
È giusta. Promuove il rispetto dei diritti inviolabili, sociali ed economici di ogni individuo.
È cooperativa. Mira a coinvolgere nelle scelte imprenditoriali tutti gli attori, siano essi fruitori o fornitori di beni e servizi, siano essi pubblici o privati.
È rispettosa. Nell’economia solidale la comunità monitora con costanza il rispetto dei diritti e la tutela dell’ambiente all’interno delle realtà coinvolte, sperimentando sistemi di certificazione partecipata dei prodotti e dei servizi.
È equa. Promuove e attua progetti in cui ogni attore delle filiere locali di produzione di beni e servizi riceve la giusta retribuzione. Promuove l’equa distribuzione della ricchezza per le generazioni presenti e future. Promuove il commercio equo e solidale per i prodotti provenienti da altre parti del mondo.
È relazionale. Si sviluppa nelle comunità locali attraverso il miglioramento delle relazioni sociali e economiche tra le persone, trovando la ricchezza più grande da tutelare nelle persone e nell’ambiente naturale.
È trasparente. Ogni processo produttivo, sociale e economico è condiviso in maniera trasparente con la comunità.
È democratica. Stimola la partecipazione democratica nei processi decisionali sull’economia.
È interdipendente. Pur sviluppandosi localmente, promuove la collaborazione tra le diverse realtà sia pubbliche che private, sia regionali, che nazionali e internazionali.
È inclusiva. Si impegna a rendere possibile a tutti l’accesso alle risorse, ai beni e ai servizi.
È reticolata. Ogni attore coinvolto, pur mantenendo la propria autonomia, collabora in condizioni di parità con gli altri attori. Si coordina in reti più grandi a livello regionale (RES regionali), nazionale (tavolo RES Nazionale e INES) e internazionale (RIPESS).
È etica. Promuove la responsabilità sociale e ambientale nelle fasi della produzione, della distribuzione e del consumo.
È dinamica. È incentrata sul valore delle persone e dei loro bisogni, considerando e dando attenzione alle capacità, alle scelte, ai desideri di ogni individuo; ciò sperimentando e selezionando, attraverso scelte condivise dalla comunità, le pratiche migliori in funzione delle condizioni specifiche dei luoghi.
È innovativa. Genera co-produzione di conoscenza, di beni e di servizi sociali sulla base della cooperazione tra differenti attori e settori, stimolando lo studio, la ricerca e lo sviluppo in ogni ambito.