La Scuola

L’associazione culturale senza fine di lucro Arte di Vivere è il soggetto giuridico che si occupa di tutti gli aspetti burocratici e amministrativi della scuola, al fine di consentire un regolare svolgimento della didattica e di offrire supporto professionale agli studenti e ai docenti.

La storia

Il 24 e 25 ottobre 2015 si tiene a Zagarolo “Raccontiamola giusta! – L’economia solidale in festa“, la seconda iniziativa organizzata dalla Rete di Economia Solidale del Lazio al fine di promuovere l’economia sociale e solidale. All’iniziativa partecipano decine di realtà dell’ES del territorio: associazioni, artigiani, imprese, artisti, liberi professionisti. All’interno dell’evento, oltre ad una vasta parte fieristica, vengono organizzati diversi incontri, racconti, spettacoli, laboratori per adulti e bambini.  L’evento si svolge nell’incantevole cornice di Palazzo Rospigliosi, con una partecipazione straordinaria di oltre 2.000 persone.

Nel mese di novembre 2015 inizia il percorso di costituzione del Distretto di Economia e Cultura Solidale dei Monti Prenestini, grazie alle relazioni instauratesi durante “Raccontiamola giusta!”: l’obiettivo comune è quello di creare un laboratorio permanente di sperimentazione civica, economica e sociale, al fine di costruire esperienze concrete dei principi e delle pratiche caratteristiche dell’economia solidale sul territorio.

A dicembre 2015, dopo diverse riunioni a cui partecipano circa 25 realtà del territorio, viene approvata la Carta dei Principi del DECS Monti Prenestini, documento fondamentale in cui si delineano i limiti geografici e i principi ispiratori del Distretto. Dario Pulcini, giurista, ecologo, facilitatore, educatore e professionista in comunicazione da anni attivo in progetti di economia solidale, uno degli organizzatori di “Raccontiamola giusta!”, nonché primo promotore della nascita del Distretto, condivide con tutte le realtà aderenti degli esempi di progetti che è possibile sviluppare sul territorio, al fine di costruire esperienze concrete di economia solidale: tra questi c’è la scuola di arti e mestieri.

Nel mese di settembre 2016  si decide di dedicare maggiori energie per sviluppare il progetto, che così inizia ad essere discusso in maniera più approfondita durante le riunioni.

Nello stesso periodo entra nel progetto anche Emanuele Astengo già attivo sul territorio dal 1999 sia con una continuità di proposte di corsi serali per il recupero della manualità creativa artigianale ed artistica che di socializzazione dei prodotti dei suoi corsi scolastici (DIDACREA – OLIKERAMOS® – Ceramica Verde®) in opere pubbliche a Cave, Bellegra e Zagarolo. Le prime mostre e ed eventi di tornitura in pubblico con tornio medievale e cotture raku, sono documentate dal 1999 sotto il titolo “Terre Prenestine”, a Cave e Labico.

Con l’incontro a Palestrina del 17 dicembre 2016 si comincia quindi a tessere una trama di contatti con i futuri docenti, ad elaborare una didattica coerente con i principi dell’ES e a cercare le sedi in cui effettuare i corsi.

Nel mese di febbraio 2017, finita la fase di elaborazione progettuale e di raccolta delle informazioni necessarie,  si decide di costituire l’associazione culturale Arte di Vivere, al fine di amministrare la scuola in ogni suo aspetto.

Obiettivi

  • Far conoscere e mettere in pratica le caratteristiche fondamentali dell’economia generativa, sociale e solidale, che qui vengono riassunte per titoli:

L’economia generativa, sociale e solidale

  • promuove i beni collettivi
  • è fondata sul rispetto
  • propone modelli collaborativi
  • si basa sulle relazioni
  • promuove il legame con il territorio
  • incorpora il senso del limite
  • si sviluppa nelle reti
  • è una trasformazione sociale
  • difende i diritti
  • dà un altro segno al mercato.
  • Il secondo obiettivo generale del progetto è quello di diffondere il rispetto dei principi etici di  economia e cultura solidale del Distretto Monti Prenestini, riassunti per titoli:

Cooperazione e reciprocità. (art. 2 Cost. It. Art. 45 Cost. It.)

Valorizzazione del territorio. (Art 9 Cost. It.)

Sostenibilità sociale e ecologica. (Artt. 2, 9 Cost. It.)

Partecipazione attiva. (Artt. 2, 3 Cost. It.)

 Promozione della cultura della solidarietà. (Artt. 2, 3, 4, 9, 38, 41, 42, 43, 44 Cost. It.)

Educazione alla felicità. (Artt. 2, 3, 33, 34, Cost. It.).

  • Riportare nella pratica comune della trasmissione dei saperi e, nel nostro caso, dei saperi connessi alla Arti e, per estensione,  agli Artigianati ed alle Culture Materiali tradizionali e contemporanee Territoriali, la consapevolezza di quanto è stabilito dalla Costituzione Italiana. Essa, (art. 4 Cost.It) riconosce alle Arti una funzione sociale nelle Comunità, e, (art.33 C.I.) lo stesso statuto delle Scienze. Assegna loro valore e le dichiara libere e di libero insegnamento.  Inoltre, poiché la Costituzione, (art.3) auspica il pieno sviluppo della personalità del Cittadino, alla cui formazione esse partecipano, ciò colloca il loro esercizio nell’ area dei diritti inviolabili dell’uomo (art.3 C.I.) e trae linfa (art.4 C.I.) dalla partecipazione al diritto/dovere al lavoro del Cittadino. Cittadino sempre investito dai doveri di solidarietà politica, economica e sociale. Egli può svolgere il lavoro, anche nelle Arti, Artigianati e Attività da Culture Materiali “come attività o funzione” e “secondo le proprie possibilità o scelte”, purché concorra al “progresso materiale o spirituale della società”. Implicitamente quindi la Costituzione assegna alla Arti (ma anche -art. 45 – agli Artigianati), lo status di saperi e risorse da sviluppare e promuovere anche in funzione dell’esperienza che consegue alla loro  realizzazione, che è per forza di cose esperienza sociale che determina un vissuto il quale,  a sua volta,  permette ad una comunità di costruire una propria identità reale, un’autonomia di pensiero e di visione collettiva. Elementi fondamentali tanto di coesione sociale quanto di crescita dell’ essere interiore, della sensibilità  e del proprio progresso spirituale. Le sensibilità delle persone ed i loro valori interiori e spirituali  sono già, in questa società,  generatrici di un nuovo paradigma dell’economia e della cultura.
  • Sviluppare attraverso la trasmissione dei saperi le pratiche positive dell’educazione alle culture della solidarietà e della felicità. La promozione di scuole di Distretto gestite in cooperazione con attori pubblici e privati che si ispirino ai principi dell’economia solidale, permette: 1) di tutelare l’immenso patrimonio culturale e di abilità che si tramanda da millenni nei nostri territori; 2) di infondere, attraverso un modello pedagogico incentrato sulla persona umana, sul lavoro di gruppo e l’educazione continua e permanente, nuova linfa vitale a mestieri e arti che rischiano di andare definitivamente perduti, innovandoli e modellandoli sulle esigenze reali della comunità. Comunità che si fa anche Comunità Educante, promuovendo scuole di Distretto incentrate sulle culture materiali trasmesse alla persona prevalentemente da personalità di accertata competenza, appartenenti al Distretto stesso. Il sistema educativo, per essere coerente con i principi espressi nella Costituzione Italiana, vuole mirare allo sviluppo pieno e permanente della persona umana, dando l’opportunità ad ognuno di coltivare le proprie capacità e  talenti, per poi, secondo le proprie possibilità e le proprie scelte, adempiere nel migliore dei modi il dovere civico di svolgere un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale e spirituale della società. 

L’educazione alla  cultura della solidarietà. (Artt. 2, 3, 4, 9, 38, 41, 42, 43, 44 Cost. It.)

È attraverso la solidarietà umana che la comunità riesce a superare le problematiche più gravi del vivere, dai disastri naturali alle malattie, alle più difficili tematiche che si pongono dinanzi oggi legate all’inquinamento e ad un uso iniquo e inefficiente del territorio. Solo per mezzo della promozione della cultura della solidarietà molti dei problemi creati dal modello di sviluppo individualista e competitivo, sino ad oggi perseguito sulle pressioni dei potentati economici, possono essere superati. La cultura che promuove la solidarietà, la reciprocità e la collaborazione è l’unica che conduce ad un vero progresso materiale e spirituale dell’individuo e della collettività. La scienza dimostra chiaramente l’interrelazione che esiste tra tutte le forme di vita. La salvaguardia dell’equilibrio naturale e dell’evoluzione umana è possibile solo attraverso la cultura della solidarietà.

L’educazione alla cultura della felicità (Artt. 2, 3, 33, 34, Cost. It.).

La felicità è possibile solo nel pieno sviluppo della persona umana e nell’effettiva partecipazione all’organizzazione politica, economia e sociale. Là dove le Istituzioni Scolastiche sono state  orientate alle esigenze dell’imprenditoria e a divenire industrie produttrici di titoli standard e ad obsolescenza programmata, si è creato, di fatto, un ostacolo al pieno sviluppo della persona, ormai per lo più obbligata a studiare ciò che interessa all’industria e al mercato, piuttosto che a sviluppare ciò che interessa la sua crescita nella collettività. La privatizzazione degli atenei a l’impostazione aziendale alle strutture amministrative degli Istituti Scolastici  hanno ridotto le possibilità di costruire un percorso educativo in grado di dare gli strumenti ad ogni essere umano per realizzare la felicità propria e altrui.  E’quindi un inderogabile dovere morale e etico, da Cittadini, l’adoperarsi con iniziative sussidiarie (art.118 ultimo comma C.I.) per riportare la trasmissione dei saperi alle corrette modalità  Costituzionali  di solidarietà e  felicità .

Chi siamo

Attualmente il Consiglio Direttivo dell’associazione è composto da:

Dario Pulcini – Presidente e tesoriere

Maura Verginelli – Vice Presidente

Francesca Di Iorio – Segretaria

Statuto Arte di vivere